domenica 13 aprile 2014

Massimo Di Giannantonio, candidato del PD Teatino presenta la sua sfida alla regione Abruzzo.

“Grande partecipazione di pubblico per l’inaugurazione del comitato elettorale del Prof. Massimo Di Giannantonio, candidato del PD alle prossime Elezioni Regionali del 25 maggio per la Provincia di Chieti, alla presenza del Sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini e di Luciano D’Alfonso, candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo. L’incontro si è tenuto domenica a Chieti, presso la sede del Comitato Elettorale, nella centralissima Piazza Valignani, da secoli punto nodale della vita sociale e commerciale della città, ma anche evocativa di quel Padre Alessandro Valignani che aveva dato prova nel ‘500 della capacità di apertura all’esterno e della consapevolezza del ruolo geopolitico di Chieti. Ebbene, nel tempo Chieti è diventata non facilmente fruibile, non accogliente, laddove l’accessibilità rappresenta l’identità stessa di una città e il biglietto da visita per potenziali investitori. Bisogna invertire rotta, questa la sfida della classe dirigente del PD Abruzzese che si è ritrovata tutta intorno a quest’uomo di grande spessore umano e professionale. Gli interventi dei tre protagonisti del dibattito hanno ruotato intorno alla primaria esigenza di ri-apertura della città e della regione al dialogo con l’esterno. A partire dallo slogan elettorale del candidato Di Giannantonio, “L’Abruzzo in diretta”, che allude non solo all’eccellente attività comunicativa del Professore, Ordinario di Psichiatria presso l’Ateneo teatino e spesso ospite sulle reti nazionali, dove ha dato prova di essere grande sostenitore di Chieti, al di là degli scandali che di recente hanno reso infelicemente nota la città. Slogan che vuol essere, soprattutto, promessa di riconnessione al resto dell’Italia e dell’Europa. “La nostra regione ha mostrato, in questi anni, un’immagine non positiva di sé. Di autoreferenzialità, di chiusura a interlocuzioni con altre esperienze professionali, d’introversione” ha affermato Giovanni Legnini nel suo intervento. “Da soli n
on ce la faremo ad uscire da questa condizione di stallo. Bisogna relazionarsi col mondo e intercettare le opportunità del mondo”, con evidente riferimento alla prospettiva di una macroregione adriatica e biasimando la disattenzione e l’incapacità di gestione di concrete possibilità rappresentate, ad esempio, dal Fondo di Sviluppo e Coesione, manifestate dall’attuale giunta regionale. “È una regione che sembra aver perso l’ambizione”, ha continuato Luciano D’Alfonso, “priva della cultura delle priorità, che invece è il principio che anima la mia modalità operativa: aiutare le singole città ad essere funzionanti e a far parte di un sistema sinergico e diffuso, dove gli spostamenti non costituiscano più un disagio; rilanciare i punti di forza, molti legati all’acqua (l’energia idroelettrica prodotta dai nostri fiumi, la capacità portuale delle nostre coste), preservare le nostre risorse e riportare attrattività; operare una rivoluzione nelle nomine amministrative, privilegiando la téchne, il saper operare e quindi programmare in modo aderente rispetto agli enti, invece che i soli prerequisiti di curriculum che, seppur importanti, non costituiscono garanzia di successo per il futuro”. Dalla viva voce dei cittadini Luciano D’Alfonso ha rilevato, come prima fonte d’insoddisfazione, l’inefficienza dell’attuale sistema sanitario che, come ha sottolineato il prof. Di Giannantonio “ha ridotto la qualità dei servizi e il diritto fondamentale alla salute”. Non è un caso che sia stato scelto un professionista, stimato a livello nazionale, della Medicina e della Psichiatria come candidato per Chieti, città toccata in modo profondo dalle questioni della cattiva Sanità abruzzese. Di Giannatonio rappresenta anche un legame concreto col mondo universitario che, assieme ai poli d’eccellenza come ITAB e CESI, tra gli altri, costituisce una risorsa vitale per la nostra regione e con il quale il PD sta instaurando un dialogo di cooperazione, coinvolgendo i tre atenei in un discorso di “costruzione” che vada oltre la ricerca e la programmazione didattica. “Il PD dovrà diventare il primo partito dell’Abruzzo, dovrà amministrare con sagacia, capacità di ammodernamento e modernità, per garantire un futuro solido ai cittadini, soprattutto alle nuove generazioni”, ha detto il candidato di Chieti a conclusione del suo discorso.”  (A. Santini)





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