domenica 27 aprile 2014

DI GIANNANTONIO (PD) SFIDA DI BATTISTA SUL PALCO DEI 5 STELLE A CHIETI


Confronto acceso e imprevisto sul palco dei 5 Stelle ieri a Chieti. L’occasione è stata la presentazione della candidatura di Sara Marcozzi come governatore della Regione in piazza Giambattista Vico, alla presenza del parlamentare Alessandro Di Battista. Nel suo intervento il deputato pentastellato, rievoca con orgoglio gli episodi delle sue espulsioni alla Camera da
parte della presidente Boldrini ed esprime il suo dissenso contro il Partito democratico. A questo punto chiama in causa eventuali sostenitori del PD:.“C’è per caso qualcuno nel pubblico?“ chiede Di Battista alla gremita platea della piazza. Alza la mano il candidato alle regionali Massimo Di Giannantonio che, invitato a esprimere una critica al movimento, non si tira indietro e sale sul palco. “Perché non avete eletto con noi il presidente della Repubblica?”, chiede il professore dell’Università D’Annunzio. Nessuna risposta da parte di Di Battista che controbatte incalzando Di Giannantonio con altre domande: “Che pensa il PD dell’intervento in Afghanistan? E delle preferenze nella rinnovata legge elettorale? Che ne pensa dell’acquisto degli F35?”. Di fronte alla determinazione delle risposte del candidato democratico, Di Battista riprende subito il controllo del microfono per concludere a modo suo. 

“Esiste per fortuna in Abruzzo chi non ha alcun timore reverenziale o senso di colpa nei confronti dei grillini e risponde loro in diretta. Il confronto resta il sale della democrazia”. commenta così Massimo Di Giannantonio questo episodio della campagna elettorale, appena iniziata, ma già molto calda. 


sabato 26 aprile 2014

Con le colleghe e i colleghi candidati del PD nella provincia di Chieti



Festa della Liberazione - Festa di Partigiani e di coscienza civile

Il 25 Aprile non è solo la Giornata della Liberazione; deve essere un giorno in cui la coscienza civica si rinsalda sul caposaldo della nostra democrazia: l'impegno che ha portato alla Resistenza prima e alla Liberazione poi.

Il ricordo dell'immensa lotta che ha spinto liberi cittadini a ribellarsi a un dominio crudele e inumano vive per me anche attraverso le immagini di mio nonno e di mio padre: uomini liberi che hanno condiviso la loro vita per l'idea di un'Italia libera e democratica. Il primo ha ospitato e difeso l'On. Peppino Spataro, un pioniere della nostra Repubblica. Il secondo si è rifiutato di prestare il giuramento al partito fascista, a tutela della propria integrità umana, civile e professionale. 

Il 25 Aprile è il simbolo di quanto può essere costruito dalla mobilitazione morale collettiva, senza distinzioni di colori o di posizioni sociali. Nella Festa della Liberazione non può e non deve esserci spazio né per i populismi né per i negazionismi: chiunque “dimentichi” il senso di questa giornata e l'impegno civile (spontaneo od organizzato) della Resistenza Partigiana sfregia le fondamenta delle nostre istituzioni democratiche.In un momento storico dominato dalla crisi (non solo economica) e in cui latita la vicinanza alle Istituzioni e all'impegno civile dei singoli, i valori di questa Festa Nazionale devono costituire uno stimolo: verso i cittadini, perché sentano forte la spinta a impegnarsi per il benessere dei propri territori; verso gli Amministratori perché richiamino alla memoria il senso di appartenenza allo Stato Democratico, principio infinitamente più forte degli interessi di qualsivoglia particolarismo.Credo fermamente nei principi della nostra Repubblica Italiana, soggetta al potere del popolo, costruita soprattutto grazie alla mobilitazione della Resistenza Partigiana. Credo altrettanto fermamente nell'espressione della sovranità popolare attraverso un impegno sincero, limpido e storicamente informato nelle Istituzioni.

Massimo Di Giannantonio

venerdì 18 aprile 2014

MASSIMO DI GIANNANTONIO - il mio programma per un NUOVO ABRUZZO

ECCELLENZE SCIENTIFICHE E UNIVERSITARIE
L’Abruzzo deve diventare la “Silicon Valley” dell’Europa. Attrarre investimenti comunitari, internazionali per la nascita delle “start – up “ nuove aziende modernissime ad alta innovazione tecnologica , esclusivamente gestite da giovani.

BANDA LARGA E INTERNET VELOCE
Costruire “autostrade” informatiche che colleghino l’Abruzzo al resto del mondo , per favorire l’economia , il turismo, l’esportazione dei nostri prodotti , la conoscenza della nostra Regione .

SALUTE E WELFARE
Dobbiamo avere l'obiettivo di tornare ad essere una Regione virtuosa. Evitare prestazioni improprie e potenziare le strutture di eccellenza. Tornare ad essere capaci di incidere sulle strutture amministrative della sanità  rappresenta una priorità assoluta. Fondamentale è il potenziamento della sanità del territorio integrando sempre più le azioni amministrative con quelle sociali. La Regione deve occuparsi della salute e del benessere dei suoi cittadini, soprattutto nei momenti di maggiore necessità: vanno potenziati gli interventi sulla prevenzione, sulla cronicità e sulla non-autosufficienza

LAVORO, IMPRESA ED INNOVAZIONE
Il tema del lavoro sarà al centro della mia azione politica, poiché è dall’occupazione che dipende ogni prospettiva di crescita, sviluppo, implementazione dei servizi e speranza per i giovani abruzzesi. Una particolare attenzione sarà rivolta alle imprese della nostra Regione attraverso la semplificazione della burocrazia, da sempre uno dei maggiori ostacoli  e problemi per le nostre aziende. E’ urgente una riforma del sostegno pubblico alle aziende: vanno premiate le aziende “innovative “ , sane, che assumono, che puntano sulle tecnologie, sulla ricerca e sulla formazione moderna  del personale. E’ fondamentale trovare nuovi incentivi che diventino strumenti di sviluppo, che sostengano gli sforzi di chi fa impresa “costruendo” il futuro.
ENTI LOCALI E COSTI DELLA POLITICA
È urgente riformare con decisione l'intera filiera organizzativa-operativa  regionale, rendendola meno costosa e più efficiente. La Regione deve tornare ad avere compiti di programmazione e pianificazione. Deve occuparsi con serietà di fare leggi, regolamenti, pianificazioni. Basta clientele e provvedimenti “ad personam”. Le funzioni amministrative devono tornare ad essere in gran parte gestite dai Comuni. Bene la soppressione delle provincie centri ormai superati di spesa e di “dispersione” amministrativa.

AMBIENTE, GREEN ECONOMY
La Regione deve promuovere uno sviluppo più equo e consapevole, con un uso efficiente e responsabile delle risorse materiali e dell'energia. La sfida del governo regionale deve essere all’insegna dell’ ecologia frenando drasticamente l'inquinamento del nostro territorio. Stop alle cementificazioni indiscriminate , dobbiamo riqualificare i  patrimoni urbani abbandonati.

CULTURA
Una Regione può essere virtuosa  nei risparmi di spesa anche non tagliando gli investimenti nel settore della cultura. Questo ambito è il collante che tiene insieme la nostra comunità. Ne va pertanto rivista l'organizzazione e potenziato il sostegno. E’ fondamentale  la sfida della messa in rete dei grandi eventi sul territorio.

AGRICOLTURA
Il settore dell'agricoltura riveste un ruolo strategico per l’Abruzzo. La promozione delle eccellenze e dei nostri prodotti tipici, in questo settore è la strada da seguire. Serve  inoltre sostegno ai comparti agro-alimentari che promuovono la qualità, l'innovazione e la sostenibilità ambientale.

EUROPA
Tutti gli Enti Locali regionali dovranno aprirsi all'Europa sviluppando opportunità di finanziamento che essa offre. La collaborazione con i nostri vicini è essenziale per concordare prospettive di sviluppo comune. L'essere virtuosi come Euroregione faciliterà inoltre l'attrazione dei flussi di finanziamento europeo,  che sosterranno lo sviluppo di vari settori nella nostra Regione.

FAMIGLIA E ASSOCIAZIONISMO
L'aggregazione associativa è fondamentale per rilanciare il senso di appartenenza alla comunità. E’ fondamentale sostenere il volontariato che promuove la sussidiarietà e la cittadinanza attiva. Servono nuove politiche di sostegno alla famiglia che mai come ora rappresenta il più importante degli ammortizzatori sociali.

MOBILITÀ SOSTENIBILE
Il Piano Regionale del Trasporto Pubblico Locale va potenziato nella direzione di una maggiore interazione tra gomma e rotaia. Sia a misura di cittadino, che del trasporto di merci. Una viabilità moderna deve tenere conto dell'impatto ambientale del trasporto di persone e merci: bisogna puntare sulla riduzione delle emissioni di CO2 e sul rispetto del territorio. Regione dovrà dimostrare di essere un interlocutore forte con Trenitalia.Il potenziamento della Roma Pescara va messo al centro della azione di programmazione infrastrutturale della nuova giunta regionale.


domenica 13 aprile 2014

Massimo Di Giannantonio, candidato del PD Teatino presenta la sua sfida alla regione Abruzzo.

“Grande partecipazione di pubblico per l’inaugurazione del comitato elettorale del Prof. Massimo Di Giannantonio, candidato del PD alle prossime Elezioni Regionali del 25 maggio per la Provincia di Chieti, alla presenza del Sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini e di Luciano D’Alfonso, candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo. L’incontro si è tenuto domenica a Chieti, presso la sede del Comitato Elettorale, nella centralissima Piazza Valignani, da secoli punto nodale della vita sociale e commerciale della città, ma anche evocativa di quel Padre Alessandro Valignani che aveva dato prova nel ‘500 della capacità di apertura all’esterno e della consapevolezza del ruolo geopolitico di Chieti. Ebbene, nel tempo Chieti è diventata non facilmente fruibile, non accogliente, laddove l’accessibilità rappresenta l’identità stessa di una città e il biglietto da visita per potenziali investitori. Bisogna invertire rotta, questa la sfida della classe dirigente del PD Abruzzese che si è ritrovata tutta intorno a quest’uomo di grande spessore umano e professionale. Gli interventi dei tre protagonisti del dibattito hanno ruotato intorno alla primaria esigenza di ri-apertura della città e della regione al dialogo con l’esterno. A partire dallo slogan elettorale del candidato Di Giannantonio, “L’Abruzzo in diretta”, che allude non solo all’eccellente attività comunicativa del Professore, Ordinario di Psichiatria presso l’Ateneo teatino e spesso ospite sulle reti nazionali, dove ha dato prova di essere grande sostenitore di Chieti, al di là degli scandali che di recente hanno reso infelicemente nota la città. Slogan che vuol essere, soprattutto, promessa di riconnessione al resto dell’Italia e dell’Europa. “La nostra regione ha mostrato, in questi anni, un’immagine non positiva di sé. Di autoreferenzialità, di chiusura a interlocuzioni con altre esperienze professionali, d’introversione” ha affermato Giovanni Legnini nel suo intervento. “Da soli n
on ce la faremo ad uscire da questa condizione di stallo. Bisogna relazionarsi col mondo e intercettare le opportunità del mondo”, con evidente riferimento alla prospettiva di una macroregione adriatica e biasimando la disattenzione e l’incapacità di gestione di concrete possibilità rappresentate, ad esempio, dal Fondo di Sviluppo e Coesione, manifestate dall’attuale giunta regionale. “È una regione che sembra aver perso l’ambizione”, ha continuato Luciano D’Alfonso, “priva della cultura delle priorità, che invece è il principio che anima la mia modalità operativa: aiutare le singole città ad essere funzionanti e a far parte di un sistema sinergico e diffuso, dove gli spostamenti non costituiscano più un disagio; rilanciare i punti di forza, molti legati all’acqua (l’energia idroelettrica prodotta dai nostri fiumi, la capacità portuale delle nostre coste), preservare le nostre risorse e riportare attrattività; operare una rivoluzione nelle nomine amministrative, privilegiando la téchne, il saper operare e quindi programmare in modo aderente rispetto agli enti, invece che i soli prerequisiti di curriculum che, seppur importanti, non costituiscono garanzia di successo per il futuro”. Dalla viva voce dei cittadini Luciano D’Alfonso ha rilevato, come prima fonte d’insoddisfazione, l’inefficienza dell’attuale sistema sanitario che, come ha sottolineato il prof. Di Giannantonio “ha ridotto la qualità dei servizi e il diritto fondamentale alla salute”. Non è un caso che sia stato scelto un professionista, stimato a livello nazionale, della Medicina e della Psichiatria come candidato per Chieti, città toccata in modo profondo dalle questioni della cattiva Sanità abruzzese. Di Giannatonio rappresenta anche un legame concreto col mondo universitario che, assieme ai poli d’eccellenza come ITAB e CESI, tra gli altri, costituisce una risorsa vitale per la nostra regione e con il quale il PD sta instaurando un dialogo di cooperazione, coinvolgendo i tre atenei in un discorso di “costruzione” che vada oltre la ricerca e la programmazione didattica. “Il PD dovrà diventare il primo partito dell’Abruzzo, dovrà amministrare con sagacia, capacità di ammodernamento e modernità, per garantire un futuro solido ai cittadini, soprattutto alle nuove generazioni”, ha detto il candidato di Chieti a conclusione del suo discorso.”  (A. Santini)





Inaugurazione del mio comitato elettorale a Chieti!








giovedì 10 aprile 2014

Massimo Di Giannantonio - Inaugurazione Comitato Elettorale a Chieti


Partecipa domenica a Chieti all'inaugurazione del COMITATO ELETTORALE di MASSIMO DI GIANNANTONIO, candidato del PD alle elezioni Regionali del 25 Maggio per la Provincia di Chieti. Ti aspettiamo alle ore 11.30 a Piazza Valignani insieme al sottosegretario GIOVANNI LEGNINI, al candidato alla presidenza della Regione Abruzzo LUCIANO D'ALFONSO e tanti altri. A conclusione sarà offerto un buffet a tutti i partecipanti. Partecipa e condividi!!

https://www.facebook.com/events/61804447828555

martedì 1 aprile 2014

Vogliamo costruire una Europa di libertà

"E' un sogno essere qui, al 10 di Downing Street". Così il premier Matteo Renziha aperto la conferenza stampa congiunta con il primo ministro David Cameron, a Londra. 

“Bisogna costruire un'Europa diversa lottando contro chi ha paura di cambiare. L'Europa deve recuperare la dimensione del "sogno" e smettere di essere il luogo della "burocrazia assoluta”, ha proseguito il premier.  Per Renzi “La prima sfida da affrontare è sulla visione di Europa che avrà la prossima generazione e discutere sull'Europa come luogo di libertà, per questo occorre investire in una diversa idea di crescita a livello istituzionale e per questo l'alleanza con David è cruciale". Renzi ha commentato con Cameron i dati sulla disoccupazione in relazione alle riforme messe in cantiere dal suo governo. "In questi tre anni abbiamo perso troppa strada è arrivato il momento di rimettersi a correre con performance economiche che sono valide e possibili e con una collaborazione con i nostri partner europei basati sulla crescita e non sulla burocrazia". 

Riforme. Il premier ha ribadito l'importanza di proseguire nel percorso di riforme. "L'Italia deve fare la propria parte per poter lavorare ad una "Europa diversa. E' importante presentare un processo di riforme per il nostro Paese che sia condizione per l'Italia per affrontare insieme le riforme di cui l'Europa ha bisogno. Vogliamo un'Europa migliore, non più Europa. Per questo - ha aggiunto Renzi - è importante in Italia cambiare la Costituzione, l'assetto istituzionale, la legge elettorale. Possiamo cambiare solo se siamo noi prima a cambiare, questa è la sfida".

Investimenti esteri in Italia. "Nelle ultime settimane molti investitori stanno scommettendo sul futuro dell'Italia. La considero una cosa positiva, c'è un grande interesse verso l'Italia. L'Italia ha un percorso di stabilità davanti, da qui al 2018 - ha proseguito Renzi - si è capito che l'Italia non è un problema per l'Europa, e il percorso di riforme indica che l'Italia vuole investire sul futuro, non solo pagare i debiti del passato".

In Mattinata, dopo l'arrivo all' Ambasciata italiana a Londra, il premier aveva commentato i dati della disoccupazione in Italia. "Il nuovo dato sulla disoccupazione in Italia è sconvolgente: in un anno si sono persi mille posti di lavoro al giorno. Ed è in linea con quello che accade da diversi mesi - ha aggiunto - questo è il problema".

Secondo Renzi per l'economia italiana "ci sono segnali di ripresa che però non sono sufficienti". Per questo, ha detto, "è fondamentale per l'Italia correre sulle riforme", una scelta che "non nasce da un bisogno personale ma dalla necessità di dare risposte concrete al Paese. Un investimento sulle politiche del lavoro, sulla semplificazione della Pa e sono convinto che con questo scenario l'Italia può ripartire".